I vini sfusi sono un’ottima scelta per ristoratori, enoteche e consumatori privati, perché coniugano praticità, possibilità di selezionare i vini da un ampio ventaglio di alternative disponibili e qualità.
Preservare le caratteristiche qualitative dei vini sfusi, però, richiede attenzione in ogni fase, della lavorazione al confezionamento, fino alla conservazione successiva. In questo articolo approfondiremo il tema, concludendo con un breve riferimento alle recenti novità normative di settore.
Come preservare la qualità dei vini sfusi
La qualità dei vini sfusi dipende da diversi elementi, che di volta in volta hanno un impatto più o meno rilevante a seconda della fase considerata, dalla vinificazione al confezionamento.
Per garantire un prodotto eccellente come quelli proposti da Tenuta Belcorvo è necessario adottare precisi accorgimenti in ogni fase della lavorazione. Di seguito offriamo una breve panoramica, approfondendo poi il tema nel prossimo paragrafo:
- Conservazione prima della fase di confezionamento o imbottigliamento. I vini sfusi devono essere stoccati e affinati in contenitori adatti, come ad esempio autoclavi per i vini frizzanti e serbatoi in acciaio inox per i vini fermi. Si tratta di materiali che garantiscono un ambiente inerte, prevenendo alterazioni chimiche e microbiologiche.
- Controllo della temperatura e dell’ossigenazione. Vanno evitati sbalzi termici e ossidazioni che possano compromettere aromi, struttura e proprietà chimiche e organolettiche.
- Confezionamento. La pulizia degli strumenti di travaso e la corretta gestione delle temperature in fase di riempimento dei contenitori scelti giocano un ruolo fondamentale
- Durante il trasporto, l’uso di contenitori adeguati – come bag in box, damigiane e fusti – riduce il rischio di contaminazioni e aiuta a preservare la freschezza del vino.
Nel prossimo paragrafo entreremo più nel dettaglio approfondiremo le buone pratiche che la nostra azienda applica quotidianamente per offrire vini sfusi di qualità bianchi, rossi o frizzanti.
Conservare e imbottigliare il vino sfuso
Tenuta Belcorvo, infatti, segue metodi rigorosi per garantire che il vino sfuso conservi intatti aromi, sapori e proprietà in ogni fase di lavorazione e conservazione, dall’affinamento al consumo finale.
1. affinamento in autoclave e acciaio
Il primo passo per ottenere un vino sfuso di alta qualità è l’affinamento in contenitori in acciaio inox o autoclavi, a seconda della tipologia di vino. L’acciaio inox è un materiale ideale per conservare la freschezza e l’integrità del vino, poiché non interagisce con il prodotto, impedendo ossidazioni indesiderate e alterazioni dei profumi.
- L’affinamento in autoclave è particolarmente indicato per i vini frizzanti o spumanti, poiché consente di mantenere le bollicine senza compromettere la qualità del vino.
- Durante questa fase, è essenziale monitorare la temperatura, che deve essere costante, e il livello di ossigeno, in quanto entrambi i fattori possono influire sul profilo organolettico del vino.
- I tecnici devono anche monitorare scrupolosamente gli equilibri chimici, come il pH e la concentrazione di anidride solforosa, per evitare che il vino perda freschezza o sviluppi difetti.
2. confezionamento
Una volta completato l’affinamento, il vino passa alla fase di confezionamento. La scelta del contenitore corretto risponde all’esigenza di mantenere alti standard qualitativi ma anche a considerazioni di tipo commerciale. Ad esempio:
- la bag in box da 5, 10, o 20 litri è ideale per il consumo domestico, perché consente una buona conservazione del vino grazie alla sua capacità di ridurre l’ossidazione. Le nostre bag in box, inoltre hanno una sacca interna è in materiale totalmente riciclabile, come elemento di attenzione alla sostenibilità.
- la damigiana, tradizionale e ancora molto apprezzata, mantiene il vino al riparo dalla luce.
- i fusti da 25 litri, destinati alla ristorazione, sono pensati per preservare la freschezza e la qualità per periodi più lunghi, grazie alla loro capacità di essere richiusi e riutilizzati senza compromettere il contenuto.
In tutti questi casi, comunque, è importante evitare esposizioni prolungate a temperature elevate, che possono accelerare l’invecchiamento e compromettere il gusto del vino.
3. Conservazione a casa
La conservazione del vino sfuso dopo l’acquisto da parte dei consumatori finali richiede attenzione, soprattutto se si tratta di bag in box o damigiane.
È consigliabile conservare i contenitori in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta e da fonti di calore, per evitare che il vino si alteri. La temperatura di conservazione ideale per il vino sfuso solitamente è tra i 10 e i 15 gradi.
Il contenitore, inoltre, va richiuso con cura dopo ogni utilizzo, per prevenire l’ossidazione. Nel caso delle damigiane, è opportuno tenerle in posizione verticale per evitare che l’aria penetri all’interno.
Un approfondimento a parte meritano gli accorgimenti per imbottigliare il vino sfuso in casa:
- Prima di iniziare, assicurati che le bottiglie siano perfettamente pulite, per evitare contaminazioni.
- Utilizza un imbuto o una pompa per trasferire il vino senza introdurre aria che potrebbe ossidarlo nella bottiglia.
- Se possibile, cerca di evitare di riempire le bottiglie fino all’orlo, lasciando uno spazio di 2-3 cm per evitare la fermentazione.
- Una volta imbottigliato, sigilla con tappi adeguati, come quelli in sughero o plastica, e conserva le bottiglie in posizione orizzontale, in modo che il vino rimanga in contatto con il tappo. Anche in questo caso, la temperatura ideale per garantire la freschezza del prodotto è tra i 10 e i 15°C.
In generale, è opportuno fare attenzione anche alla durata del vino una volta confezionato: i vini sfusi, infatti, anche quando sono di alta qualità, possono perdere freschezza dopo un certo periodo. Utilizzare il vino entro i termini consigliati e tenere traccia della data di imbottigliamento contribuisce a garantirne la qualità.
La vendita: normativa e autorizzazioni
La vendita di vino sfuso è soggetta a regolamentazioni precise che variano in base al tipo di prodotto e al canale di distribuzione. L’attività, ovviamente, deve essere effettuata in conformità alle normative nazionali ed europee che regolano l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti vitivinicoli.
In particolare, con l’introduzione del Regolamento europeo 2021/2117, a partire dall’8 dicembre 2023, sono entrate in vigore nuove disposizioni riguardanti:
- la dichiarazione degli ingredienti;
- le informazioni nutrizionali;
per i vini sfusi destinati sia alla vendita tra operatori sul canale BtoB che al consumatore finale.
Nel caso di vendita a rivenditori o ristoratori, la lista degli ingredienti e le informazioni nutrizionali devono essere incluse nel documento di trasporto (MVV).
Per la vendita diretta al consumatore, queste informazioni devono essere facilmente accessibili, tramite un QR code o comunque un’indicazione chiara apposta sul contenitore. Questa evoluzione è parte di un quadro normativo che punta a garantire maggiore trasparenza e sicurezza, tutelando sia i consumatori che gli operatori del settore.
Tenuta Belcorvo offre una vastissima gamma di vini sfusi di alta qualità, selezionati in modo da andare incontro alle preferenze dei clienti. Vuoi acquistare i nostri prodotti? Contattaci o vieni a trovarci nella nostra sede.