Quando unisci il piacere di viaggiare al piacere del sorseggiare un buon vino, hai ottenuto il connubio perfetto.
Su queste premesse si basa l’enoturismo, una tipologia di turismo ancora troppo sottovalutata. Perché non si tratta semplicemente, come molti potrebbero pensare, di un tour di degustazioni guidate fine a se stesso.
L’enoturismo mette insieme il vino nelle sue varie declinazioni con la scoperta dei suoi territori d’origine. Lasciarsi coinvolgere nell’esplorazione di un’Italia tutta da gustare è un’occasione che vale sempre la pena cogliere. Anche perché (casomai servisse ricordarlo) ogni regione italiana vanta tradizioni, sia culturali che culinarie, antiche e rinomate.
Ecco quindi che l’enoturismo acquista quell’attrattiva in più di cui i turisti, tanto italiani quanto stranieri, vanno in cerca oggigiorno. Specie in questo momento particolare. Infatti, la possibilità di dedicarsi a un turismo di prossimità come questo vanta numerosi vantaggi.
Per esempio, è economicamente accessibile: per vivere una piacevole esperienza all’insegna del buon vino ci si può ritagliare anche solo lo spazio di un weekend, senza per forza andare troppo lontani da casa. In più è un’attività che si può praticare all’aperto, pianificando, oltre alla più tradizionale visita alla cantina, anche la visita (o, perché no, la cena!) in vigna.
Inoltre, dedicarsi al turismo del vino non è necessariamente un’attività per pochi intimi. Professionisti ed esperti ne possono certo apprezzare sfumature più dettagliate, ma anche semplici appassionati o curiosi possono accostarsi a questa forma di esplorazione.
Per questo motivo sempre più aziende vitivinicole hanno cominciato a organizzarsi per ospitare e intrattenere gli “enoturisti”. Visite guidate, degustazioni, eventi a tema, la possibilità di alloggiare all’interno della tenuta: gli spunti sono tanti e si tratta solo di aggiungere un po’ di creatività per renderli unici.
Di certo l’ideale sarebbe potersi appoggiare a realtà esistenti già improntate all’accoglienza turistica, capaci di invogliare gli interessati a tentare l’esperienza. Come la presenza di piste ciclabili o di sentieri curati, inseriti all’interno di itinerari strutturati e con in più il vantaggio di attrarre gli appassionati di turismo green. Oppure ancora la connessione con percorsi dedicati ai beni culturali o la concomitanza con festival o eventi di particolare interesse.
I vigneti costituiscono di per sé scenari suggestivi in cui poter ambientare tante attività dall’elevata attrattiva. Come ad esempio la possibilità per i visitatori di provare l’esperienza della vendemmia per un giorno. (Quasi) incredibile, ma vero: ciò di cui i turisti vanno maggiormente in cerca sono le esperienze. Da raccontare e da ricordare. Poter vivere in prima persona un’attività fuori dalla propria normale routine quotidiana fornisce un impagabile valore aggiunto a qualsiasi vacanza.
Con settembre alle porte, programmare un viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche italiane non può che essere un’ottima idea!