Il 2023 è stato sicuramente un anno molto particolare per quanto riguarda il meteo, tra piogge e forti grandinate, come avete vissuto l’inizio di questa vendemmia?
L’inizio della vendemmia lo si aspetta ogni anno con grande entusiasmo, anche se il 2023 non è stato dalla nostra parte. Nonostante le avversità, grazie alle nostre macchine all’avanguardia e tecniche enologiche moderne, siamo riusciti a sopperire queste criticità nel migliore dei modi.
Qual’è li momento giusto per iniziare a vendemmiare? Da cosa lo capite?
Il momento giusto è dato da molteplici fattori che vengono valutati man mano dall’enologo e dal tecnico in campo. Quando questi collimano tra loro, il resto del team in cantina si fa trovare pronto per partire al meglio. E’ molto importante lavorare uniti e in sinergia.
Quali sono stati le criticità maggiori durante questa vendemmia?
Non abbiamo avuto nessuna “grande” criticità in verità. Sapevamo già che avremmo dovuto lavorare con un prodotto quasi ostico e di conseguenza ci siamo preparati al meglio. Con l’esperienza alle spalle e un pò di arguzia (che serve sempre!), siamo riusciti a estrarre il meglio da ogni grappolo d’uva delle nostre viti.
In che modo valutate se la vendemmia è andata bene o no?
Ci sono molteplici fattori che influenzano il risultato di una vendemmia: parliamo del grado zuccherino, dell’acidità e anche della resa per ettaro. Ma quello che conta veramente per noi è la soddisfazione del nostro cliente finale. Questo è l’unico risultato che vale!
Quali sono le vostre aspettative rispetto ai risultati di quest’anno?
Le aspettative sono uguali ogni anno: cerchiamo di ottenere sempre un prodotto migliore e di accontentare il cliente nelle sue aspettative. Questo risultato si può ottenere solo se il lavoro in campo e in cantina sono coordinati e seguono un preciso iter.