18 Gennaio 2022

Come creare la tua cantina in casa

Tempo di lettura: 4 min

Chi non ha mai sognato di avere una cantina privata in cui conservare la propria collezione di bottiglie da mostrare fieramente agli amici? Spesso, non è difficile trovare in casa il luogo adatto da trasformare in cantina. Ma la scelta dell’ambiente va ragionata a fondo. Bisogna infatti trovare le condizioni ideali che permetteranno ai vini di conservarsi bene e di invecchiare senza perdere le proprie qualità.

Per far sì che questo accada, il luogo prescelto deve avere determinate caratteristiche. Vediamole insieme.

Illuminazione
È necessario che la cantina sia quanto meno illuminata possibile. Sia la luce naturale che quella artificiale devono essere ridotte al minimo. Specie se lo spazio non è molto grande, la luce potrebbe contribuire a rialzare la temperatura oltre il limite appropriato.

Temperatura
L’ideale è che si mantenga costante entro un intervallo di 10-15 °C. La temperatura fresca consente ai vini di maturare lentamente e di conservare così più a lungo le proprie qualità. Qualora lo spazio prescelto non abbia le caratteristiche di temperatura adatte, si può ricorrere a un impianto di climatizzazione che mantenga costante la temperatura durante tutto l’anno. Anche la creazione di un cappotto interno che isoli al meglio l’ambiente è un’idea da tenere in considerazione.

Umidità
È un parametro fondamentale, che va assolutamente rispettato. La percentuale di umidità richiesta per una buona cantina è del 70-80%. Un’umidità eccessiva rischierebbe di far marcire i tappi di sughero, ma anche di degradare le etichette, rendendole illeggibili. Se, al contrario, l’ambiente è troppo secco, si rischia che il vino evapori attraverso i tappi o, nel caso delle botti in legno, attraverso le doghe.
Per scongiurare i rischi derivanti dalla carenza di umidità, è buona norma riporre le bottiglie orizzontalmente e leggermente inclinate in avanti, in modo che il vino bagni il tappo e lo mantenga umido.

Aerazione
La cantina deve risiedere naturalmente in un luogo chiuso, ma un minimo di aerazione deve essere sempre garantita, per evitare lo spiacevole sentore “di chiuso” che spesso aleggia nei seminterrati. Infatti, anche l’assenza di odori dovrebbe essere un requisito fondamentale, per scongiurare il pericolo che il vino li assorba.

Di solito, i seminterrati o i sottoscala si prestano molto bene a questo scopo, soprattutto se orientati verso nord e leggermente aerati.

Ma se… il seminterrato non c’è?

Le cantinette-frigo possono essere un’ottima soluzione. Non si tratta di semplici frigoriferi in miniatura, ma di piccoli gioielli in grado di conservare al meglio le bottiglie al loro interno. Si possono posizionare senza problemi in cucina o soggiorno, per cui non necessariamente in un ambiente interrato.
Le cantinette migliori sono quelle che consentono di selezionare una diversa temperatura per ogni scomparto. In questo modo, ogni tipologia di vino può essere conservata alla sua temperatura ideale: più fresca per vini spumanti e bianchi, più mite per i rossi. Indispensabile, infine, che il vetro della porta sia oscurato, così da evitare i disagi causati dalla luce.

Alcuni utili consigli conclusivi: per riporre le bottiglie, sono preferibili scaffalature in legno, anziché in metallo. Il legno infatti trasmette meno vibrazioni, potenzialmente nocive per la “tranquillità” dei vini riposti. Anche sul numero di bottiglie conservate si potrebbe fare una riflessione. Certo, dipende dalla passione e… dal portafoglio! Ma è bene cercare di non eccedere e, soprattutto, di tararsi sui reali consumi previsti e in funzione delle tipologie di vino prescelte. Non c’è niente di peggio che decidere di conservare una bottiglia, magari di pregio, e poi… “dimenticarla” in mezzo a tutte le altre, per riscoprirla solo quando ormai è passato troppo tempo e il vino è tragicamente rovinato!

Belcorvo consiglia

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