3 Maggio 2022

Bentornato, Vinitaly!

Tempo di lettura: 4 min

Con grande emozione, il 2022 ha visto anche noi di Tenuta Belcorvo tornare a Vinitaly, il più rinomato appuntamento dedicato al vino in Italia, sempre attesissimo, ma quest’anno ancora di più.

La 54a edizione di Vinitaly ha registrato numeri entusiasmanti, dopo i due anni di stop a causa del Covid-19. 4.400 espositori provenienti da 19 nazioni, con la partecipazione totale di 88.000 operatori nell’arco delle quattro giornate dal 10 al 13 aprile 2022.

Entrate controllate, naturalmente, e un’affluenza per forza di cose più ridotta rispetto alle edizioni passate alle quali eravamo abituati. Ma chi ha partecipato, sia come operatore del settore che come appassionato, era animato da grande interesse. Il che ha influito positivamente sulla buona riuscita della manifestazione, che si è distinta per la sua altissima qualità in termini di occasioni di incontro e di confronto.

Già prima della pandemia, gli organizzatori di Vinitaly avevano identificato 3 principali elementi di interesse sui quali puntare: potenziamento del business in Fiera; selezione più accurata degli espositori; incremento della presenza straniera.

E possiamo dire che l’internazionalizzazione è stata un po’ il cuore di questa edizione. L’esportazione delle eccellenze italiane in materia di vini ha toccato, nel 2021, la vetta dei 7,1 miliardi di euro. Vinitaly costituisce una notevole piattaforma di lancio verso i mercati esteri, opportunità che i produttori italiani non devono farsi sfuggire.

A quest’ultima edizione erano presenti 700 top buyer provenienti da 50 Paesi esteri e i 25.000 operatori stranieri che hanno partecipato alla manifestazione hanno costituito il 28% delle presenze totali.


L’assenza degli acquirenti asiatici, causata dalle forti limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali, si è sicuramente fatta sentire. Ma il peso, in termini di presenza, dei buyer provenienti da Stati Uniti e Canada (130 in tutto) ha rappresentato un’occasione che non poteva essere persa.

Il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, ha sintetizzato così il bilancio di Vinitaly 2022: “Il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà. Guardiamo ora al 2023, con un evento ancora più attento alle logiche di mercato e alla funzione di servizio e di indirizzo della nostra fiera in favore di un comparto che abbiamo ritrovato entusiasta di essere tornato a Verona dopo 3 anni”.

Possiamo confermare che l’entusiasmo era davvero palpabile! Le giornate del Vinitaly rappresentano da sempre un’occasione di confronto e di business. Dopo lo stop forzato del 2020 e del 2021, la voglia di tornare sulla scena è stata il motore che ha animato tutti alla manifestazione veronese.

Abbiamo apprezzato particolarmente la scelta di strutturare la manifestazione per un pubblico realmente di professionisti. I “comuni” appassionati non sono stati esclusi, naturalmente, ma la decisione di organizzare gli incontri proprio in ottica di business e crescita è risultata vincente, trovando il consenso di tutti noi, produttori italiani. I buyer stranieri presenti quest’anno hanno dato modo all’Italia di aprirsi ancora di più all’estero. La presenza di tanti operatori e ristoratori italiani ha permesso di stringere rapporti con contatti di grande qualità.

Dal nostro punto di vista, senz’altro l’emozione più grande è stata il poter ritrovare fisicamente persone che durante questi ultimi due anni non avevamo più avuto l’occasione di rivedere. Clienti, partner e tanti amici del settore, con i quali potersi finalmente confrontare sugli stessi interessi, approfondendo diverse dinamiche di questo mercato così particolare al quale tutti noi apparteniamo.

Belcorvo consiglia

Articoli correlati: