7 Dicembre 2021

Qual è la differenza tra Prosecco Brut ed Extra Dry?

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Le denominazioni Brut ed Extra Dry, insieme alle loro compagne Extra Brut e Dry, servono a identificare il contenuto zuccherino dei vini spumanti. Traducendo dall’inglese, saremmo portati a credere che il termine “dry” indichi vini spumantizzati particolarmente secchi. Ma non è così!

Quando si parla di residuo zuccherino nei Prosecchi, la scala da prendere a riferimento è la seguente:

  • Extra Brut: 0-5 grammi/litro di zucchero
  • Brut: 6-11 g/l
  • Extra Dry: 12-17 g/l
  • Dry: contenuto in zuccheri superiore ai 17 g/l

Se andiamo in cerca di un Prosecco dal sapore “asciutto”, dobbiamo quindi rivolgerci a un Brut. Mentre se vogliamo rivolgerci a un prodotto più dolce e amabile, la nostra scelta deve cadere su un Extra Dry o un Dry.

Dunque cosa è meglio selezionare per i brindisi delle feste? Tutto dipende dai piatti ai quali vogliamo abbinare il nostro calice, naturalmente!

Il Prosecco Brut è la scelta migliore per accompagnare antipasti, primi piatti, portate di carni bianche o pesce, formaggi freschi o di media stagionatura. Vanta un sapore pieno, leggermente acidulo, esaltato da note fruttate. Per provarne la bontà, consigliamo un calice del nostro Beltoro Prosecco D.O.C. Treviso.

Il Prosecco Dry o Extra Dry, nettamente più dolce, si presta ad accompagnare i dessert, ma si rivela sempre un’ottima scelta al momento dell’aperitivo.


Il nostro consiglio dalla cantina di Tenuta Belcorvo è una bottiglia di Bolovisto Prosecco DOCG, prodotto nella zona di Conegliano-Valdobbiadene, presso la nostra cantina Bolovisto di Ogliano. Un Extra Dry dal sapore morbido e armonico, con un delicato bouquet fruttato e floreale, caratterizzato da un perlage elegante e persistente. La scelta giusta per il brindisi inaugurale della stagione delle feste!

Belcorvo consiglia

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