3 Aprile 2025

Affinamento del vino: significato e tecniche

Tempo di lettura: 8 min

L’affinamento è una fase molto importante nel percorso che porta un vino dalla cantina al bicchiere. In questo articolo approfondiamo il significato dell’espressione “affinamento del vino”. Successivamente presenteremo le tecniche di affinamento più utilizzate, a seconda del risultato che si vuole ottenere: come vedremo, infatti, ogni metodo contribuisce a definire lo stile e la qualità del prodotto finale, che si tratti di vino sfuso o di vino in bottiglia.

Affinamento del vino: il significato del termine

Il termine affinamento indica quel periodo di maturazione che il vino attraversa dopo la fermentazione e prima del consumo. In questo arco di tempo, grazie a lavorazioni e scelte di conservazione specifiche, il vino evolve lentamente acquisendo equilibrio, complessità e armonia. È una fase di riposo controllato, durante la quale il prodotto si stabilizza e acquisisce le proprie caratteristiche distintive dal punto di vista organolettico, migliorando sia al naso che al palato.

Parlare di affinamento del vino significa quindi riferirsi a un processo che richiede esperienza, competenza e capacità tecnica, dal momento che coinvolge numerose variabili, come ad esempio:

  • Il tipo di contenitore (acciaio, legno, vetro) utilizzato per la conservazione. Il materiale del contenitore influenza il contatto tra vino e ossigeno e l’eventuale cessione di aromi: l’acciaio conserva freschezza, il legno arricchisce di note tostate e spezie, il vetro garantisce un’evoluzione lenta e neutra.
  • La durata del processo. Tempi più lunghi permettono una maggiore evoluzione e complessità, mentre affinamenti brevi mantengono intatte freschezza e amabilità. La durata va calibrata sul tipo di vino e sul risultato desiderato.
  • La temperatura a cui avviene l’affinamento. Una temperatura controllata, generalmente tra 10 e 20 °C, aiuta il vino a maturare in modo armonico, evitando alterazioni. Temperature troppo alte o instabili possono compromettere aromi e struttura.
  • Le condizioni ambientali. Luce, umidità e movimento incidono sulla stabilità del vino. L’ambiente ideale è buio, con umidità costante e assenza di vibrazioni, per consentire un’evoluzione regolare e preservare le caratteristiche organolettiche.

Tutti questi elementi incidono in modo significativo sul profilo aromatico e gustativo del vino, permettendogli di esprimere al meglio la sua identità specifica.

L’affinamento è senz’altro determinante per i vini destinati a un’evoluzione più lunga. Ad esempio, i vini rossi strutturati come il nostro Barsé o alcuni bianchi complessi possono trarre grande beneficio da un affinamento prolungato in bottiglia. I vini giovani invece, vengono imbottigliati precocemente per conservare le caratteristiche di freschezza e fragranza

L’impatto e le tecniche cambiano anche in base al momento in cui avviene il processo: l’affinamento, ad esempio, può essere condotto per preparare il vino al confezionamento, sia nel caso dei vini sfusi che Tenuta Belcorvo propone in damigiane, bag in box o alla spina, sia per quanto riguarda il vino in bottiglia.

In entrambi i casi, l’obiettivo è portare il vino a uno stadio di maggiore armonia, rendendolo pronto per il consumo o per un’ulteriore evoluzione una volta imbottigliato, come nel caso già citato dei vini rossi strutturati.

L’affinamento, dunque, è una fase importante nella produzione del vino: un processo che integra tecnica, competenza e la necessaria versatilità che nasce dall’esperienza . È anche una delle scelte più strategiche che un produttore possa fare, in funzione del vitigno, dello stile desiderato e del mercato di riferimento: lo capiremo meglio nel prossimo paragrafo che presenta le differenti tecniche utilizzate.

I diversi tipi di affinamento

Esistono infatti diversi metodi di affinamento, ciascuno con caratteristiche e obiettivi specifici. La scelta dipende dal tipo di vino, dal risultato finale che si vuole ottenere e, in molti casi, anche dalla fase di produzione in cui ci si trova. Ecco i principali.

1. Affinamento sui lieviti (O sulle fecce)

Questa tecnica prevede che il vino resti a contatto con i lieviti esausti, detti fecce fini, dopo la fermentazione. Durante il periodo di affinamento, che può durare da poche settimane a diversi mesi, il vino acquisisce rotondità, struttura e complessità aromatica. Si tratta di una tecnica particolarmente usata nei vini bianchi, negli spumanti metodo classico e in alcuni vini rossi selezionati. L’affinamento sui lieviti permette anche una naturale stabilizzazione del vino, migliorandone la conservabilità.

2. Affinamento in acciaio

Il vino viene lasciato maturare in contenitori di acciaio inox, che garantiscono inerzia aromatica e nessuna cessione di sostanze. Questo tipo di affinamento preserva la freschezza, la pulizia e i profumi primari del vino. È una pratica comune per bianchi giovani, rosati e per molti rossi leggeri. Nei vini sfusi, in particolare, l’affinamento in acciaio è fondamentale per garantire un prodotto pulito, stabile e pronto per l’imbottigliamento.

3. Affinamento in autoclave per i vini frizzanti

Nella produzione di vini frizzanti o spumanti secondo il metodo Charmat, l’affinamento avviene grandi contenitori in acciaio a pressione detti autoclavi. Qui il vino rifermenta e affina contemporaneamente, mantenendo intatte le sue caratteristiche di vivacità e aromaticità. L’autoclave è ideale per vini da consumo quotidiano, giovani, profumati e accessibili, come molti vini frizzanti e i diversi tipi di Prosecco.

4. Affinamento in barrique

La barrique, piccola botte in rovere da 225 litri, è diventata nel tempo sinonimo di affinamento di alta qualità. Qui il vino evolve lentamente, entrando in contatto con l’ossigeno in modo controllato e assorbendo componenti del legno come tannini, vaniglia e spezie. L’affinamento in barrique arricchisce il vino di struttura, complessità e potenziale d’invecchiamento. È usato soprattutto per rossi importanti e per bianchi complessi.

5. Affinamento in bottiglia

Anche dopo l’imbottigliamento il vino continua a evolvere. L’affinamento in bottiglia consente una lenta maturazione in assenza di ossigeno, favorendo l’armonia tra profumi e sapori. Alcuni vini, come quelli rossi da invecchiamento o gli spumanti metodo classico, necessitano di diversi mesi (o anni) di affinamento in bottiglia per raggiungere la piena espressione.

Come abbiamo visto, ogni tipo di affinamento ha un ruolo preciso nell’evoluzione del vino, influenzandone il gusto, l’aroma e la personalità. Tenuta Belcorvo conduce l’affinamento dei propri vini sfusi e in bottiglia con attenzione e competenza, scegliendo di volta in volta la tecnica più adatta per valorizzare al meglio le caratteristiche di ogni vino e del territorio di origine.

Grazie a processi come questi, i nostri vini si differenziano per caratteristiche e proprietà organolettiche, permettendoci di offrire una gamma di prodotti ampia e capace di soddisfare ogni tipo di palato, nel segno della qualità.

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